Certificazione energetica: quando l’Ape è obbligatorio?

Negli ultimi anni l’efficienza energetica è diventata una caratteristica fondamentale in molti settori. Tra gli ambiti dove risulta più importante troviamo il settore dell’edilizia.

Un edificio con una buona efficienza energetica consuma meno energia durante l’anno, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie.

Per scoprire quali sono le reali caratteristiche di ogni struttura, sia nel caso degli edifici, sia quando si tratta di singole unità immobiliari, si fa riferimento alla certificazione energetica. Il vero nome di questo documento è Ape, acronimo che sta per Attestato di Prestazione Energetica. In base all’Ape possiamo scoprire a quale classe energetica appartiene ogni singolo immobile. Le classi energetiche sono dieci e sono definite da una apposita scala, che va dal livello più basso, G, a quello più alto, A4.

Quando l’Ape è obbligatorio?

Attualmente l’Ape non è obbligatorio in ogni situazione, per cui possiamo anche non richiederlo. Si tratta in ogni caso di un documento ufficiale, e averlo a portata di mano potrebbe rivelarsi piuttosto comodo. Nell’ultimo periodo è un documento molto richiesto perché è necessario per poter ottenere il contributo statale noto come ecobonus (approfondisci qui).

Una delle principali situazioni in cui può essere richiesto l’Ape è durante la compravendita di un immobile. Prima di poter proseguire con la vendita l’attuale proprietario deve ottenere una certificazione energetica aggiornata, da mostrare all’acquirente, che dovrà anche dichiarare di averlo effettivamente visionato e controllato in ogni suo dettaglio. Se l’Ape è assente si potrebbe andare incontro a delle sanzioni pecuniarie.

Un altro caso in cui la certificazione energetica deve essere chiaramente indicata è nella redazione di annunci di affitto o di vendita. Sia la classe energetica sia le prestazioni energetiche devono essere inserite negli annunci in maniera del tutto trasparente. Se non ci si attiene a queste norme gli organi preposti dalla legge possono assegnare delle sanzioni economiche.

Infine la certificazione energetica è necessaria sia per la costruzione di nuovi edifici, sia per le ristrutturazioni più importanti. Per i nuovi edifici la legge prevede l’obbligo di consegnare agli enti comunali l’Ape. Solo dopo che la consegna è avvenuta è possibile chiedere al Comune il rilascio del certificato di agibilità.

Per le ristrutturazioni, invece, tutto dipende dall’effettiva entità dei lavori. Le superfici coinvolte nei lavori devono superare il 25% del totale, sommando insieme sia le pareti che il tetto. In entrambi i casi il mancato rispetto delle norme può far incorrere in importanti sanzioni monetarie.

Di quali documenti abbiamo bisogno per ottenere l’Ape

Per ottenere l’Ape servono a loro volta altri documenti. La documentazione deve essere del tutto completa, altrimenti la richiesta non andrà a buon fine. Al catasto vanno richieste sia la planimetria catastale che la visura catastale. La planimetria consente di conoscere nel dettaglio tutte le varie superfici che compongono l’immobile e di calcolare con precisione le volumetrie.

La visura catastale offre tutte le informazioni sul proprietario dell’immobile, può essere richiesta in modo semplice e veloce alla pagina https://www.predeion.it/prodotto/visura-catastale/ e contiene tutti i dati dell’immobile stesso. A ciò vanno aggiunti tutti i libretti legati agli impianti. Il più comune è il libretto degli impianti autonomi, che contiene tutte le principali informazioni sulla caldaia e sui generatori. Parleremo nel dettaglio delle novità sul libretto nel prossimo paragrafo.

Per gli immobili contenuti all’interno di condomini, invece, bisogna fare riferimento al libretto dell’impianto centrale. Non possono mancare i classici documenti legati all’identità del proprietario dell’immobile. In fase di compilazione dell’Ape sono richiesti sia il codice fiscale che un documento d’identità del proprietario.

Quanto dura l’Ape e a chi va richiesto

La durata dell’Ape è di 10 anni. Bisogna fare attenzione, perché secondo il decreto legge del  4 giugno 2013 n. 63, vanno effettuati dei controlli periodici. Se non vengono svolti la certificazione può decadere prima dei dieci anni.

L’Ape viene rilasciato da personale qualificato. Spesso si tratta di professionisti nel settore edilizio, come ad esempio i geometri, gli architetti o gli ingegneri. Quando rilasciano l’Ape svolgono il ruolo di certificatori energetici, ed è con questa qualifica che sono noti su tutti i documenti che compongono la certificazione energetica.

Cos’è il libretto impianti

Attualmente è in corso un rinnovamento dal punto di vista normativo, che porterà alla necessità di avere il nuovo libretto impianti. Si tratta di un documento ufficiale, obbligatorio per tutti quegli impianti che possono essere definiti come termici. Non ci sono limiti per quanto riguarda la potenza, ed è necessario per tutte le fonti energetiche, anche per quelle rinnovabili. Il nuovo libretto sostituirà del tutto sia il classico libretto di impianto, sia il libretto di centrale.

Il libretto contiene tutto ciò che riguarda l’impianto, ed è composto da varie schede. Ogni scheda corrisponde ad un determinato macchinario, apparecchio o strumento. Un dettaglio da considerare riguarda l’ipotesi in cui un edificio abbia due impianti, uno per l’estate e uno per l’inverno. Se i due impianti sono del tutto separati sarà richiesto un libretto individuale per ogni impianto.

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