Guida alle tecniche di lavorazione del legno

Il legno è un materiale sempre più utilizzato in ambito edile e industriale. In una prospettiva di ricerca di una maggiore sostenibilità ambientale, questo materiale supera di gran lunga molti altri nell’edilizia.

La lavorazione del legno implica uno scarso utilizzo di combustibili fossili, che impattano notevolmente nell’inquinamento ambientale. Inoltre il legno ha ottime proprietà isolanti termiche ed acustiche, di sicurezza domestica e sismica, semplicità di impiego e durabilità nel corso del tempo.

In questo articolo andiamo ad approfondire le vari fasi della lavorazione di questo materiale e le più comuni tecniche di finitura.

Cosa si intende per lavorazione del legno

Il legno richiede svariate operazioni di lavorazione per raggiungere la forma o l’obiettivo prefissato. Ci riferiamo a tante piccole o grandi attività che giornalmente vengono effettuate da migliaia di falegnami autonomi e industrie specifiche.

Ovviamente per riuscire a lavorare il legno correttamente, sarà necessario avere una comprovata esperienza nel settore e avere a disposizione macchinari e attrezzi professionali.

Quali sono le varie fasi di lavorazione del legno

La lavorazione del legno comprende varie attività e fasi specifiche che si susseguono, spesso seguendo un ordine prestabilito, per giungere al risultato finale. In linea generale, le principali quattro fasi che in ordine vengono svolte sono la lavorazione della materia prima producendo un semilavorato, che andrà successivamente rielaborato con tecniche e materiali specifici, la finitura, per risultati più professionali e di qualità, e l’assemblaggio finale.

Vediamo di seguito nel dettaglio tutte le varie tecniche di lavorazione di questo importante materiale.

Selezione del legno

Il primo passaggio riguarda la selezione del legno, in quanto il materiale solitamente in ingresso nelle aziende è principalmente di scarto, comprendente impurità come vetri, metalli o pezzi di alluminio, anche se sarebbe preferibile scegliere legno di cui siamo in grado di verificare la provenienza. Infatti scegliendo legno certificato FSC (organizzazione internazionale non governativa e no-profit) si contribuisce a contrastare la deforestazione e la conseguente perdita di biodiversità.

Una volta ricevuto il legno si passa alla triturazione, che avviene con macchinario specifico, sarà possibile eliminare le impurità e ottenere un materiale di ingresso più pulito e idoneo alle varie operazioni da svolgere nella sua lavorazione.

Taglio e segagione

Tra le prime fasi di lavorazioni del legno troviamo il taglio che, come dice il nome stesso, consiste nel tagliare il pannello (o tronco) nelle misure indicate per lo scopo che si vuole ottenere. La segagione ha lo stesso obiettivo del taglio, ma viene utilizzata una grossa sega, solitamente circolare, che aiuta a ridurre le dimensioni di grossi tronchi d’albero. Il primo taglio avviene con un macchinario specifico, per avvicinarsi alle misure desiderate, per poi procedere con tagli più specifici per lavorare perfettamente sulle dimensioni del pannello desiderato.

Essiccazione

Successivamente si passa all’essiccazione, che avviene solitamente con metodi artificiali, utili a velocizzare il processo. Questo passaggio consiste nell’eliminazione dell’umidità interna presente nel legno. È un processo fondamentale da fare in ogni lavorazione, in quanto consente di evitare curvature e fessurazione indesiderate, uccidere eventuali funghi o insetti presenti nel legno in entrata, oltre ad evitare la loro proliferazione, e soprattutto è utile a ridurre il peso totale, permettendo così di abbattere i costi di trasporto.

Piallatura e lavorazione

La piallatura rappresenta un altro tassello fondamentale nelle tecniche per lavorare il legno. L’obiettivo principale è quello di rendere le superfici del pannello ottenuto in precedenza, uniformi e lineari nello spessore. Solitamente, nelle grandi industrie del legno, sono presenti due macchinari specifici per questa lavorazione, ovvero le pialle a filo e le pialle a spessore. Prima si utilizzerà quella a filo, per ottenere un lato dritto, e poi quella a spessore per rendere uguale al precedente il secondo lato.

Taglio di precisione e modellazione

Come già citato in precedenza, nelle fasi finali della lavorazione del legno, il taglio di precisione consente di ottenere perfettamente le dimensioni del pannello desiderate, e lo si fa utilizzando solitamente una sega circolare, più precisa e accurata rispetto quella a nastro.

Si può procedere poi alla modellazione, per ottenere la forma specifica indicata. Grazie allo sviluppo tecnologico, sempre più aziende si affidano all’utilizzo di software di calcolo e progettazione 3D, soprattutto nel caso di strutture composte o particolarmente complesse.

Assemblaggio

Ottenuti i pannelli e le forme desiderate, sarà quasi sicuramente necessario procedere all’assemblaggio, ad esempio per la costruzione di tavoli, mobili. ecc. Sono tre le tipologie principali di assemblamento del legno: il giunto, l’assemblaggio bordo su bordo e l’assemblaggio angolare.

Il primo serve per allungare i pezzi di legno, il secondo punta ad allargare la larghezza finale del prodotto, impossibile da ottenere con un unico pezzo, e il terzo è necessario per ottenere unioni angolari, solitamente a novanta gradi, tipiche in quasi tutti i mobili che abbiamo nelle nostre abitazioni.

Cosa si intende per finitura del legno

Una delle ultime tecniche di lavorazione legno è la finitura, che mira a modificare in base alle proprie esigenze la parte superficiale del prodotto, quella in vista e che deve comunque essere ben fatta e attraente dal punto di vista estetico. È possibile fare finiture naturali o finiture sintetiche, usando oli, cere, vernici o pitture; tutto dipende da risultato finale che si desidera ottenere.

Quali sono le fasi di finitura del legno

La tecnica della finitura non è così scontata come può sembrare. È necessario seguire varie fasi predisposte in un ordine prestabilito, per ottenere un risultato finale ottimale e in linea con le richieste da parte del cliente. La fase decorativa, se ben fatta, può condurre a diversi gradi di personalizzazione, anche molto attraenti esteticamente.

Preparazione superficie e pulizia

Il primo passo da svolgere è preparare la superficie alle successive fasi, e quindi pulirla correttamente diventa di grande importanza. La pulizia può avvenire con macchinari specifici, con l’ozono O3 o anche con metodi naturali, come acqua e aceto. La spazzolatura, inoltre, è utile per migliorare la superficie del legno, mettendone in risalto le venature, le trame e le texture.

Levigatura

Una fase molto importante della finitura, è la levigatura, che avviene solitamente tramite nastri abrasivi e consente di ottenere superfici perfettamente lisce. Le macchine utilizzate principalmente per questa tecnica sono la levigatrice a nastro da bando per bordi, quella a nastro oscillante e quella a nastro lungo.

Applicazione sigillante o primer

Quando il legno è ben pulito, la superficie è omogenea e non sono presenti solchi, è possibile applicare il primer, che permette di verniciare correttamente nella colorazione desiderata. Se invece si notano crepe o buchi, che spesso nel legno rimangono anche dopo le varie lavorazioni, è possibile applicare il sigillante, che aiuta a riempire le varie fessure o crepe.

Stesura della finitura

Dopo aver fatto tutte le operazioni preliminari sulla superficie interessata, si può passare a stendere la finitura. Questo procedimento deve essere svolto da personale esperto e qualificato. In questa fase, le pennellate andranno via via allungandosi in modo da stendere sempre meglio il prodotto.

Eventuali ritocchi

Se è necessario, e solitamente su richiesta specifica del committente, è possibile fare eventuali ritocchi nelle fasi finali della finitura, solitamente per rendere le superfici esterne più caratteristiche esteticamente.

Asciugatura

Dopo le varie fasi di finitura, è necessario attendere del tempo per consentire una corretta asciugatura e conseguente attaccamento completo della vernice posata sul pannello. È inoltre consigliato nel tempo non esporre il legno in posti molto umidi o a costante e diretto flusso d’acqua, che inevitabilmente rovinerà la vernice collocata e in generale la qualità del materiale.

Lavorazioni speciali del legno: taglio laser

Tra le lavorazioni speciali del legno rientra anche il taglio laser, svolto esclusivamente da ditte specializzate, come laseridea.com, che operano da diversi anni nel settore e che hanno scelto di passare dal traforo elettrico a quello laser, in modo da ottenere tagli estremamente precisi in un tempo molto più ridotto.

Il taglio laser del legno consiste infatti nel colpire la superficie con un raggio laser focalizzato in un fascio della grandezza di mezzo millimetro: il materiale così surriscaldato subisce il trapasso del laser e, pertanto, viene tagliato.

Foratura del legno, a cosa serve e come viene effettuata

La foratura del legno è una lavorazione che permette di asportare il truciolo e di realizzare fori di svariate misure, mediante l’utilizzo di un utensile rotante, solitamente il trapano. Questa lavorazione richiede esperienza e l’utilizzo di un macchinario di qualità.

Il legno richiede una lavorazione molto tecnica e specifica, ma che, se fatta correttamente, consente di ottenere prodotti di qualità, ecosostenibili e duraturi nel tempo. La possibilità di scegliere tra diverse finiture è un altro punto di forza, come ad esempio la verniciatura a spruzzo e a rullo, l’essiccazione e polimerizzazione, l’opacizzazione a eccimeri e molto altro ancora.

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