Effetto cracklè: pitturare un mobile per renderlo antico

Effetto cracklè

Verniciare un mobile con l’effetto cracklè è un ottimo modo per rinnovare un vecchio oggetto bisognoso di restauro o per dargli semplicemente un nuovo look. Questa tecnica conosciuta anche con i nomi di craquelè o craquelure, non richiede particolari competenze e si può eseguire con il fai da te.

Con circa 4 ore di lavoro si possono ottenere risultati sorprendenti, considerando però i tempi di asciugatura. Essi cambiano a seconda della temperatura e dell’umidità presenti e dell’oggetto da trattare.

In questa mini guida i passi da seguire per svolgere un lavoro artigianale perfetto.

Materiale per l’effetto cracklè

Prima di iniziare con il restyling bisogna assicurarsi di avere a disposizione tutto l’occorrente necessario. Per verniciare con l’effetto crackllè servono soluzione spaccante, primer fondo per legno, stucco e due vernici colorate.

Una per la prima mano di colore e la seconda per la stesura finale. Inoltre occorrono carta abrasiva a grana media, carta grafite bianca e grigia, nastro adesivo di carta e pennelli. Ce ne vogliono uno per il colore, uno per fondi ed uno sintetico a punta tonda.

Preparare un mobile alla verniciatura

Prima di descrivere le fasi della verniciatura con l’effetto crackè è necessario che il mobile da trattare sia perfettamente pulito e in buono stato. Questo serve per evitare che in poco tempo tutto il lavoro fatto sia compromesso.

Se ci sono parti mancanti o deteriorate è bene ripristinarle in modo da poter poi lavorare su superfici solide e consolidate che durino nel tempo. E’ possibile riparare le imperfezioni con lo stucco e poi carteggiarle.

Nel caso il mobile sia ancora impregnato della vecchia pittura è necessario rimuoverla.  Si può toglierla con una spatola e della carta abrasiva oppure orientarsi su uno sverniciatore chimico. L’importante è riportare allo stato originale il legno da trattare con l’effetto cracklè.

Verniciare il mobile con l’effetto cracklè

Per prima cosa si applica un fondo per legno, la cementite va benissimo, oppure un primer all’acqua. Poi si procede con la stesura del colore con la vernice destinata alla prima mano. In genere è quella di colore scuro che risalterà a lavoro finito dalle spaccature.

Si passa poi la soluzione spaccante in maniera omogenea e abbondante e si lascia riposare per circa un’ora. Infine si applica la seconda mano con il colore di finitura e subito si vedrà materializzarsi l’effetto cracklè. Questo è dovuto alla soluzione spaccante, prodotto disponibile nei laboratori di restauro e nei migliori colorifici.

Tra gli oggetti più trattati con l’effetto cracklè ci sono sicuramente le cornici, dal piacevole aspetto invecchiato, le porte, i mobili e anche le pareti. E’ una tecnica che tutti possono sperimentare, in grado di regalare grandi soddisfazioni.

Effetto cracklè: pitturare un mobile per renderlo antico
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